VIAGGIO MISSIONARIO A CHICUMBANE, MOZAMBICO,
TRA REALIZZAZIONI, SPERANZE E DIFFICOLTA’
24 -29 agosto 2022
Dopo 3 anni di assenza sono tornato nella Missione delle Serve di s. Maria del Cenacolo, SSMC (Associazione religiosa in cammino per diventare Congregazione diocesana a Xai-Xai, nel sud del Mozambico), fondata da suor Alda Macuàcua e suor Matilde Nhabanga (1983), per pregare, promuovere, accompagnare e sostenere le vocazioni alla vita sacerdotale, religiosa e laicale. Attualmente sono 12 professe e 4 novizie.
Sono partito da San Marino per Rimini e Bologna in bus, e da qui per Lisbona e Maputo in aereo, martedì 23 agosto scorso. Nel primo mattino di mercoledì 24 sono arrivato in Mozambico (dopo 11 ore di volo sereno, in un “mostro del cielo”, un airbus di 300 posti), dove mi aspettava sr Clara Macuàcua, nuova Superiora Generale delle SSMC e sorella di sangue e di vita consacrata di sr Alda, deceduta il 12 luglio 2020. Nel vecchio Land-Rover...30 anni?, ora “rifatto”, si parte subito per Chicumbane, a 200 km dal aeroporto, dove si trova la Casa madre della fondazione religiosa. Si mangia qualcosa per strada e dopo 5 ore arriviamo sani e salvi (gli incidenti stradali sono molto frequenti e sono una delle maggiori cause di morti e feriti nel paese, sia per la mancanza di strutture viarie sicure che per la spensieratezza degli autisti, sopratutto del trasporto privato di persone).
Giovedì 25 lo dedico a preparare incontri vari già programmati: Con le Sorelle, con i Dirigenti e Studenti della Scuola Tecnica, con il personale del Centro di Salute, con le ragazze e i ragazzi che usufruiscono di una Borsa di studi, con il Gruppo di bambine accolte dalle Sorelle e che provengono da situazioni famigliari problematiche oppure sono orfane; con le Educatrici del Asilo e piccoli ospiti; con l’OSSM; con il gruppo di ragazze in Accoglienza vocazionale, con il cardinale D. Julio Langa, già Vescovo a Xai-Xai e Padre conosciuto da tanti anni, ecc. Seguiranno giorni impegnativi di ascolto, discernimento, formazione, confronti, visite ai campi dove fanno pratica gli alunni iscritti in Agricoltura, alle opere di misericordia e di sviluppo umanitario che portano avanti le Sorelle, grazie alla condivisione di collaboratori esteri. Ma...procediamo con ordine e calma.
Nel pomeriggio, incontro con sr Clara e con sr Iolanda, Economa generale. Panoramica generale sulla realtà del Cenacolo e le sue Opere, gioie e difficoltà, sfide attuali e per il prossimo futuro, risorse, progetti, vita della Associazione, formazione delle Sorelle, la realtà delle 3 Comunità delle SSMC: Chicumbane, Matola-Rio, Malua (nella diocesi di Guruè), apostolato, OSSM, pastorale vocazionale, risorse, inserimento nella Chiesa locale, evangelizzazione…..
Venerdì 26, incontro 2 Novizie e 2 Postulanti; nel pomeriggio, incontro con le 7 Sorelle Professe e condivisione sulla Memoria di sr Alda e sulla vita della Comunità e le opere umanitarie. Gioie e fatiche. Futuro. La sfida delle risorse, per vivere e per le opere di bene.
Sabato 27, due momenti celebrativi intensi, nei quali hanno partecipato la fraternità dell’Ordine Secolare “s. Antonio Pucci” (una sessantina di persone), le Sorelle e amici e collaboratori locali, per pregare e ricordare particolarmente sr Alda ma anche la Co-fondatrice delle SSMC, sr Matilde. Il primo momento è consistito in un “pellegrinaggio della memoria” sugli inizia della Associazione, tornando al luogo degli origini, a circa 1 km dal Cenacolo attuale. Abbiamo camminato in mezzo ai campi, in fila indiana, pregando e cantando, circa un centinaio di persone. Ambiente di serenità e di pace (l’OSSM aveva pulito ruderi della casupola, tagliata l’erba, e riaperto accessi proprio dove più di 30 anni fa, in una realtà contadina di estrema povertà, sr Alda e sr Matilde avevano iniziato il progetto vocazionale della nuova Fondazione religiosa. Canti, preghiere, danze e testimonianze della gente sulla “eredità” umana e spirituale di sr Alda. Dopo circa un’ora, ritorno al Cenacolo per la s. Messa celebrata sotto i grandi “cajueiros”, l’albero delle castagne africane, gli anacardi. Come sempre in queste celebrazioni partecipate e colorite, tanti canti di gioia e danze. Proclamazione della Parola nella lingua locale, il changana, e in portoghese, e poi l’omelia tradotta da un anziano Catequista in changana. Circa 3 ore...e nessuna fretta!. Dopo, pranzo comunitario e di sapore fraterno e festivo preparato dall’OSSM.
Nel pomeriggio, incontro con alcuni degli studenti che hanno ricevuto una borsa di studio (700 eu per corso accademico/anno). Sono tanto grati per questi aiuti che li prepara per il loro futuro lavorativo. Sono una ventina di Borse, che richiedono al sottoscritto uno sforzo intenso, dal primo giorno fino al 31 dicembre di ogni anno, per raccogliere la quantità promessa.
Domenica 28: Celebrazione semplice nella Cappella in forma di capanna tradizionale, rotonda e col tetto di canne. Verso mezzogiorno abbiamo in programma una gitta con il Gruppo di 8 ragazze accolte dalle Sorelle, as “meninas da rua”: varie orfane, altre abusate, e altre che provengono da famiglie disagiate. Con loro, che da mesi hanno sognato questa proposta di gitta, e soltanto per loro, assieme alla Educatrice Rachele, e a sr Ornelia, Responsabile, si parte nel vecchio “machibombinho” (un vecchio minibus giapponese, “maki”), che serve alle Sorelle per raccogliere e riportare a casa la trentina dei piccoli ospiti dell’Asilo che gestiscono), in direzione a Chongoene (Xai.Xai), dove hanno appena finito di costruire un Aeroporto. Con intensa emozione e in attesa di vedere “un aereo” proprio da vicino, con i loro grandi occhioni...che è successo quando arriviamo al super nuovo aeroporto?. Delusione! Nessuno ha potuto vedere… neppure le ali di un aereo! C’era una guardia, il parcheggio vuoto di macchine, la struttura tutta splendente e quasi stile futuristico (costruita dai Cinesi…), e nessun viaggiatore, hostess, impiegati….Veramente le ragazzine, 5-11 anni, non si sono assolutamente lamentate e sono state sempre gioiose…hanno ammirato l’edificio bello...e non hanno detto una parola sugli aerei...le hanno visti, caso mai, nei cieli, da lontano!. (E viene da chiedersi...come mai un aeroporto locale quando a 200 km c’é quello, internazionale, a Maputo?). Risposta...alla immaginazione di ognuno!.
Dopo la visita “all’aeroporto fantasma”, proseguiamo verso il Santuario di N. S. di Fatima, sempre a Chongoene. Salutiamo N. Signora e, di fronte alla chiesa, pranzo di festa al sacco sull’erba, preparato dalle Sorelle. Poi si ritorna a casa. Sì, nonostante tutto, obiettivo raggiunto: far ridere queste piccole, cibo abbondante, danzare: ecco come si fa veramente festa da queste parti!
Lunedì 29, la mattina è dedicata a incontrare il Direttore, assieme al Direttore Pedagogico, dell’Istituto Medio Politecnico “Santa Maria del Cenacolo” (IMPOSMAC), delle SSMC, un gioiello educativo nella zona rurale di Chicumbane, dove studiano tante ragazze e ragazzi, tra i 16 e i 26 anni, scegliendo una di queste aree, durante 3 anni e mezzo: Agropecuaria (35 alunni); Contabilità: (16 alunni); Infermeria, con 3 percorsi diversi: a) Tecnico Medicina Generale (120 alunni; b) Salute Materna e Infantile (129 alunne); Infermeria Generale (113 alunni). Totale alunni e alunne: 466, di cui, 103 ragazzi, e 363 ragazze. Insegnano 38 Professori. Visitiamo i campi dove gli alunni fanno pratica agraria, di semina, di raccolta, e imparano le tecniche delle piantagioni, elaborazione e raccolta de prodotti ortofrutticola e vendita al pubblico (per ora patate, insalata, pomodori, e marmellata, piri-piri…). C’é anche l’area della cura degli animali e vendita di uova, galline, polli…). Ogni area di formazione ha tempi di pratica fuori dal IMPOSMAC.
La sfida attuale del Centro educativo è l’ampliamento delle aule, dato che gli alunni sono tanti. Vogliono costruire 6/8 aule. Hanno i loro risparmi, ma...ancora devono crescere tanto per far diventare realtà i loro giusti e belli sogni di espansione!.
Poi ci sono due “Lar” (Ostelli) molto poveri, solo con l’essenziale: acqua, luce, letti, un locale per cucinare in proprio. Il Lar delle ragazze, una ventina che studiano nell’Imposmac, e quello dei ragazzi, e sono in 12; pagano 60 eu mensili.
Come vivono e di che vivono le Sorelle? Quattro sorelle ricevono uno stipendio per il loro lavoro (insegnamento e amministrazione nell’Imposmac e Centro di Salute); Raccolgono e vendono parte dei prodotti delle orte e dei coltivi nei campi, specialmente dalla “machamba” (campo da coltivo) di riso – quest’anno però le cose non sono andate bene: hanno perso quasi tutto il raccolto per la pioggia arrivata in ritardo e che ha allagato il campo. E hanno galline, conigli, maiali, capre e qualche muca…
Hanno anche un Asilo con 30 piccoli ospiti, che gestiscono 4 Educatrici laiche. Attualmente, le Sorelle si stanno impegnando nella costruzione di un Refettorio e Salone multiuso per aumentare la qualità dell’accoglienza e le attività dell’Asilo. Hanno già acquistato i mobili, dalla Cina, e ora dovranno comprare...i sacchi di cemento per fare i mattoni (sabbia ne hanno in abbondanza, ma non è gratis...anche se hanno 3 mila km di coste marine!).
Verso mezzogiorno, visitiamo il Centro di Salute Primaria “Divina Misericordia”, un altro progetto-realtà stupendo delle SSMC, per attendere la popolazione rurale, specialmente gli studenti dell’Imposmac, bambini, anziani, e rimediare alle malattie primarie nella zona, soprattutto la malaria. Il Centro è pienamente operativo, di cui la popolazione contadina circostante è tanto fiera e grata (ma ora...chiedono...una Maternità!), grazie ad una collaborazione tra l’Ospedale Rurale di Chicumbane e le SSMC, per cui l’Ospedale mette a disposizione 3 Infermieri e facilita le medicine di base, mentre le SSMC hanno messo a posto la struttura e l’equipaggiamento basico, e una Suora lavora nel Centro.
Nel pomeriggio nuovi incontri conclusivi e pratici con le Sorelle, mentre preparo nuovamente la valigia (ora… “sgonfia”, sicché devo trovare un’altra più “magra” per il ritorno).
Martedì 30, in mattinata e sempre con la Land-Rover, si parte verso Maputo. Vado a visitare i frati Servi di Maria nella Missione-Parrocchia di San Gabriele, en Matola, a 15 km da Maputo, dove sono stato per 4 anni, dall’inizio della presenza OSM in Mozambico, assieme a fr Antonio Hueso, nel lontano 1984. Un progetto che sogna la Comunità cristiana, viva e collaborativa, è la riabilitazione del Salone parrocchiale, ora chiuso per la caduta del tetto, vari anni fa. Non ci sono fondi per reabilitarlo!. Ora i frati hanno un Convento proprio nella zona di Tchumene, circa 6 km dal centro della Missione, che è casa di accoglienza e di formazione. Attualmente sono 7 frati mozambicani (1 in Brazsile) e 1 brasiliano; ci sono 2 professi temporali (1 in Brasile), 8 Postulanti, e 5 Aspiranti in Tchumene; 4 frati vivono nella Missione, e 3 nel Convento di Tchumene. Mentre mi trovavo qui, 3 antiche nostre Comunità Cristiane Rurali sono diventate Parrocchie, bel segno di crescita e maturità pastorale!. Abbiamo unna Scuola Secondaria di prestigio con circa 450 alunni, e varie scuole primarie. Il progetto prioritario, anche qui, e costruire 8 nuove aule, tante sono le richieste per accedere alla Scuola della Missione e...pochi i mezzi a disposizione!. E poi il Focolare Nova Esperança per ragazzi di strada, con una ventina di presenze, una quindicina di ragazzine esterne che prima facevano parte del Centro Nutrizionale, e una quarantina di esterni, che imparano Agraria, Falegnameria e Ceramica (ora inattiva per mancanza di forno). La preoccupazione maggiore sono le rette per gli studenti (studi nei Seminari e alimentazione). La responsabilità della Missione è passata da qualche anno dalla Delegazione Spagnola alla Provincia Brasiliana.
N.B. In Mozambico ci sono anche le Monache Serve di Maria Contemplative (la prima presenza OSM in Mozambico, 1973), con 1 Monastero in Nampula e 2 Co-monasteri in Lichinga e Nyokwene (Xai.Xai), in totale 47 monache (36 professe solenni, 11 professe semplici, 4 novizie). Gestiscono un Centro di Accoglienza per 80 ragazze orfane o con famiglie in difficoltà, e accompagnano e sostengono numerose famiglie di sfollati della guerra interna nella provincia di Cabo Delgado, nord del Paese. Con la loro testimonianza di contemplazione e di servizio (accolgono e curano anziani e malati, aiutano chi è in difficoltà, difendono i diritti degli ultimi, e hanno dato vita a varie e dinamiche Fraternità dell’OSSM, presenza significativa nella società e nelle parrocchie. Vivono una liturgia inculturata e sono molto stimate dalla gente e dalla Chiesa locale. Accolgono gruppi e persone per ritiri e corsi vari.
N.B Tutte queste opere di misericordia e umanità sono state realizzate grazie (come diceva sr Alda, “ao milagre da partilha” = “il miracolo della condivisione”) ad un pugno di famiglie e persone generose di Italia, Spagna e San Marino… che hanno creduto alla Parola del Signore Gesù nel Vangelo di Matteo 25, 31-46, sull’esempio della santa Madre di Dio che stette accanto al Croce del Figlio, e ora “vogliamo essere con Lei ai piedi delle infinite croci, per recarvi conforto e cooperazione redentrice” (dalle Costituzioni OSM, n. 299). Dio vi benedica, GRAZIE!
Convento s. Maria in Valdragone, R. San Marino, 15 settembre 2022
fr Honorio M. Martìn Sànchez, OSM