03 – 04 settembre
Nel primo pomeriggio, partenza verso l'aeroporto fiorentino di Peretola per raggiungere quello romano di Fiumicino, dove in serata mi imbarco in un aereo della Ethiopian Airlines che vola verso l'Etiopia, Addis Abeba, dove si arriva dopo 7 ore di volo diretto, e siamo al 4 settembre;cambio di aereo verso Maputo alle ore 8, orario locale. Arrivo a Maputo, capital delMozambicoalle ore 13.30, puntuale. Mi aspetta fr Charlie M. Leitao de Souza, frate brasiliano, Maestro deiNovizi, Aspiranti e Postulanti della nostra comunita' 'Santa Maria dos Servos', nel quartiere di Tchumene (Matola). L'arrivo a destinazione dell'aereo etiope coincide con quello del capo del partito RENAMO, Afonso Dlakhama, rivale storico del partito governante, FRELIMO, che si apprestano a firmare un secondo Accordo di Pace per un cessare ilfuoco immediato e in prossimita' delle elezioni politiche previste per il 15 ottobre. Movimento di persone entusiaste per accogliere il loro leader, in un clima festivo e populista (oltre alla grande confusion e problemi per un trafico gia' di per se' caotico...!).
Arrivo in convento, e dopo un breve riposo saluto i confratelli e gli studenti (1 professo solenne mozambicano non presbitero, fr Victor, fr Joao Carlos Ribeiro, nuovo Parroco della Missione S. Gabriele, brasiliano, fr Oldair (frate ospite anche lui brasiliano), e 7 Novizi piu' 15 giovani tra Aspiranti e Postulanti, che realizzano studi prefilosofici e filosofici in Maputo e Matola. Cena e riposo...senza per fortuna molte zanzare (il clima rinfresca di sera e al mattino, mentre fa un caldo intense di giorno). La Missione di s. Gabriele e' ora sotto la responsabilità dellaProvincia Brasiliana OSM, che l'ha ricevuta dalla DelegazioneSpagnola, ormai impossibilitata a portarla avanti per la forte diminuzione di di frati e di risorse.
La sede della Missione e Parrocchia di S. Gabriele si trova nella Citta' di Matola, a circa 15 km dalla Capitale, Maputo:LasededellaComunita' e Casa di Formazionesitrovanellazona di Tchumene, a circa 7 km da Matola. La Parrocchia ha una Scuola Secondaria frequentata da circa 700 alunni: un Centro Nutrizionale per una quindicina di bambini;: un Focolare per Orfani (una ventina di residenti, piu' altri non residenti che lo frequentano per imparare Falegnameria, Agricultura.... La Parrocchia e' anche responsabile di sette Comunita' Cristiane, alcune nellazona di cemento, nei quartieri poverissimi o slum di Matola, e altre nella zona semi rurale o semi urbana. Sia la Parrocchia sia la ScuolaSecondaria, sono una bella e prestigiosa realta' dinamica e apprezzata nella Chiesa locale e nella zona di Matola.
Venerdì 5
Celebro l'eucaristia nella sede della Parrocchia-Missione san Gabriele. E´venerdì, giorno settimanale di preghiera per i defunti. Partecipano i familiari e amici dei parrocchiani deceduti e un buon numero di religiose di diverse congregazioni presenti nel territorio parrocchiale, che animano la celebrazione con canti ritmici al suono dei tamburi, accompagnando il canto dei salmi dei vespri. Saluto alcune delle religiose della Consolato che ho conosciuto nei mei tempi di Parroco a S. Gabriele,
Sabato 6
Celebro in Parrocchia l'Eucaristia prefestiva. Partecipa un discreto numero di fedeli (sembra che le Messe prefestive non raccolgano una grande accoglienza nelle comunità cristiane da queste parti. Il senso della festa, nel giorno domenicale é forte e participato).
Domenica 7
Celebro l'Eucaristia nella comunità cristiana di Santa Anna, nei dintorni di Matola Rio, dentro del territorio parrocchiale. Stanno cercando di costruire un nuovo tempio, da alcuni anni, perchè la precedente cappella era già insufficiente e sgangherata... Ma costruire qui, ora, un edificio minimamente grande...é avventura titanica, a livello finanziario....forse ci vorranno ancora degli anni per portare a termine questo progetto. Invece, la comunità cristiana é numerosa, gioiosa e con senso di partecipacione. Tanti giovani, bambini, adulti, e alguni anziani. Cerco di ricordare il rito della celebrazione in changana e....sembra che che ci sia riuscito, al meno in parte. I fedeli sono felici di ascoltare la Parola nella propria lingua locale. Si incomincia con una processione solenne, con tanti ministri, per lo più ragazze, che indossano abiti di festa, e con canti e danze si entra nella sala-"chiesa" affollata. Due adolescenti rimangono all'entrata del "tempio" per accomodare chi arriva in ritardo. Ci sono le accolite (due giovani), i lettori, chi dá gli avvisi, chi legge in changana e chi in portoguese, e poi chi traduce le parole del sacerdote. Io saluto nella loro lingua all'inizio e subito manifestano gioia, ma poi devo "deluderli" perchè aggiungo che la mia conoscenza dello changana finisce lì.... La liturgia è quella della 22 domenica del tempo ordinario. Io centro la breve omelia nella frase di s. Paolo: "La carità non fa male a nessuno"; invito a tradurla in changana, e chiedo che la ripeta tutta l'assemblea varie volte, e poi una accolita la scrive in lettere grandi. E cosí sarà questo il resumo che si porteranno a casa, e che ripeteranno, pregando, tutta la settimana. E´forse un modo per "portarsi a casa qualcosa della Parola", in una cultura nella quale ancora è predominante la tradizione orale, e dove la lettura e i libri sono sono ancora quasi assenti..... Poi commento "la pedagogia di Gesù" riguardo alla correzione fraterna. Una traduttrice trasmette all'assemblea il messaggio in changana (cosa avrà tradotto non saprei, ma per lo meno non ha parlato più di me....!).
Veso mezzogiorno arriva nella Missione S. Gabriele suor Alda Macuàcua, che é la responsabile generale dell'Assocciazione religiosa (in cammino verso la costituzione di Congregazione religiosa diocesana) delle Serve di santa Maria del Cenacolo (che ha assunto la spiritualità dell'Ordine OSM), e insieme andiamo a pranzo dalla piccola comunità che hanno nella zona di Matola Rio (una costruzione molto povera e semplice destinata a le Sorelle che realizzano studi di specializzazione a Maputo). Una sorella lavora nella sezione di gestione economica del Seminario Filosofico regionale; un'altra in una creche; una terza studia Educazione Infantile, mentre una sorella Ugandese insegna cucito. Le Sorelle vogliono aprire una Biblioteca e un Centro Informatico per facilitare la vita dei tanti studenti della zona (calcolano circa ottocento...), che trovano milte difficoltà per riuscire a consultare testi basici, fare delle fotocopie, scrivere i lavori scolastici al computer.... E con questa finalità vogliono costruire una piccola sala di consultazione e informatica....quando riusciranno a raccogliere offertei!.
Lunedì 8
Verso le ore 10, sr Alda arriva con altre sorelle nel loro pulmino al convento OSM di Tchumene, e insieme si parte verso Chicumbane, Xai-Xai, 210 km da Maputo. Il trafico è caotico, incredibilmente confuso, soprattutto nei dintorni della capitale. Gli automibili sono aumentati smisuratamente, mentre le strade sono quasi le stesse di 30 anni fa, poche, piccole, insufficienti...e predomina la legge del più forte...o furbo... Dopo diversi giri in città per raccogliere merci e passaggeri amici o famigliari, si prende la strada nazionale n. 1, che é in fase di ricostruzione attorno a Maputo. Ariviamo a destinazione dopo circa tre ore di viaggio e alcune soste per comprare prodotti vari: patate, cipolle, pomodori...che a Xai-Xai hanno un prezzo più alto. Lungo il viaggio, ripetuti "controlli" da parte dei vigili (per ottenere qualche metical.....volontariamente, è chiaro, da parte di che guida!). Il nostro autista si chiama Adelino, e viaggiamo in un pulmino che in coreano si chiama "Maki", cioè macchina, di seconda mano, ma che....funziona!
Arriviamo verso le ore 14, saluti da parte delle Sorelle, delle orfane... ma questo è soltanto un "saluto iniziale", il vero saluto verrà dopo che l´ospite si sarà accomodato, mangiato, riposato, forse alcuni giorni dopo l'arrivo, e una volta che si raduneranno quasi tutte le Sorelle che ora stanno in tre piccole comunità, e che si incontreranno nella casa principale, a Chicumbane, per gli Esercizi spirituali e incontri di formazione col sottoscritto. Si tratta della cerimonia dello "Hoyo, hoyo", del benvenuto sociale, dove si raccontano le notizie reciproce, si dà il benvenuto ufficiale, e si fa festa (canti, danze, cibo non possono mancare in ogni caso) (e qui si vivono sul serio tutti i momenti centrali della vita sociale, nonostante gli influssi, spesso negativi, della cultura occidentale...): i riti della nascita, della morte, dei matrimoni, dei passaggi dell'infanzia all'adolescenza e gioventù....). Celebriamo la memoria della Natività di s. Maria.
Martedì 9
Visito il Centro Orfani di cui si prendono cura le Sorelle, ma...trovo soltanto una dozzina di ragazze tra i 5 e i 13 anni, e che sono state "adottate a distanza" da parte di padrini e madrine in Italia e Spagna. Eppure l'anno scorso erano circa una sessantina tra bambini e bambine....dove sono andate a finire le altre?. Le spiegazioni vengono da parte della responsabile, Suor Alda: a) Tutto l'evolversi del cambiamento era stato esposto in una lettera indirizzata a tutti i Padrini, che....consegnata ad un sacerdote che viaggiava a Roma avrebbe dovuto inviare al sottoscritto...ma che non arrivó mai a destinazione. b) Molti bambini sono stati richiamati dai familiari e sono partiti per villaggi vicini o lontani dal Cenacolo. c) Attualmente la politica del governo riguardo agli orfani é quella di affidare a delle famiglie questi bambini, promettendo un apoggio economico (cosa che, sembra, non si verifichi effettivamente, ma in tanto i Centri di accoglienza si dimezzano...). d) E poi le Sorelle avevano giá da tempo preso la decisione di non accogliere bambini e bambine insieme, ma di solo accogliere le ragazze, per le difficoltá ad educarli insieme, non sentendosi preparate. E cosí ora le Sorelle propongono che chi desidera collaborare con la loro opera di accoglienza di bambine orfane o di famiglie disagiate, "adotti il gruppo" e non giá le singole bambine.
Visita alla Scuola secondaria "Santa Maria del Cenacolo". Anche qui trovo una situazione molto diversa dalla mia precedente visita: Ora é chiusa...per mancanza di alunni...come mai? La risposta é semplice, dice sr Alda. Il governo ha avuto "l'illuminata" idea di costruire la sua propria scuola secundaria, con duemila alunni, nelle vicinanze della scuola delle Sorelle e, ovviamente, i genitori inviano i loro figli a questo centro, per ragione del basso contributo economico richiesto. Attualmente le Suore stanno avviando un progetto alternativo per offrire un nuovo tipo di servizio educativo e poter contare con qualche introito per la propria sopravivenza. Si tratta di trasformare la Scuola in Istituto Politecnico Medio, realtá assente nella zona e di grande interesse per i giovani. Si tratta di offrire dei Corsi brevi nelle aree di Agropecuaria; Inglese; Informatica, Gestione, Editoria..... Attualmente hanno una cinquantina di alunni, ma sperano in un sostanziale incremento quando riusciranno ad offrire anche l'area di Informatica, in progetto ma non avviato per ragioni di impossibilitá economica.
Ho visitato anche la Creche, trovando problematiche simili alle precedentemente descritte. L'anno scorso c'erano una sessantina di piccoli nella Creche, e con i contributi mensili dei genitori si riusciva, dicono le Sorellle, ad affrontare le spese alimentari, benzina del mini bus, stipendio dell'autista, educatrici, ecc. Ma il veicolo ha avuto grandi problemi meccanici ed é stato venduto, e al suo posto é stato acquistato un pulmino di seconda mano con soltanto 12 posti. Per questa ragione, i genitori hanno lasciato di portare i loro bimbi dalle Sorelle, cioé, per mancanza di trasporto per raccoglierli e riportargli a casa. Ora le Suore vedranno se con l'inizio del nuovo corso, tra dicembre e febbraio, ci sará un aumento di bambini oppure dovranno chiudere questo servizio, dato che attualmente non riescono a coprire minimamente le spese giornaliere.
La mancanza di risorse si manifesta pure nell'impossibilitá di poter riparare il Land Rover, il piccolo e vecchio trattore, il mulino per il mais e la macchina per il riso (di recente hanno rubato diversi ppezzi... ). E tutto questo ha delle conseguenze pure per la produzione alimentare e l'autosostentamento, perché senza questi mezzi non possono lavorare nella risaia, trasportare legname per far funzionare il panificio, ecc. A tutto questo si aggiunge una stagione climatica di persistente siccitá (non piove da maggio....), con conseguenze di fame per le popolazioni urbane e contadine, ed una forte diminuzione dei donativi da parte dei benefattori.
Giovedí 11
Nel pomeriggio, incontro con le Sorelle per il benvenuto o cerimonia dello "Hoyo-Hoyo", come é tradizione in questa cultura bantu-changana. Suor Alda. A nome delle Suore, mi porge il benvenuto e mi trasmette le notizie principali della comunitá, le loro sfide, difficoltá, progetti. E anch'io saluto loro e do notizie varie. E´come un "capitolo conventuale di benvenuto"!. E poi si va insieme nella sala da pranzo per prendere un te con biscotti preparati dalle stesse Sorelle.
Venerdí 12
Incontro di formazione e saluto con il gruppo della Fraternitá dell'OSSM "Sant'Antonio Pucci". Sono una trentina di donne contadine e due uomini, che siedono sulle stuole (ma non gli uomini, che utilizzano due sedie). Sr Alda fa da mediatrice culturale e traduce il mio intervento. Sono persone molto semplici, di a maggior parte di certa etá, che lavorano la terra, curano l'orto, e portano avanti i figli e i nipoti. Persone semplici, di fede, "donne forti" dedite al focolare familiare che vivono la fede nel quotidiano, sostenute anche dalla spiritualitá e progetto di vita dei Servi e delle Serve, sostenute da sr Alda e consorelle. Una presenza umile in mezzo a questi villaggi in un contesto di grandi difficoltá vitali, cercando di vivere e di testimoniare la fraternitá, i valori umani ed evangelici di s. Maria, nella condivisione e impegno nelle opere di misericordia. Il resumo della mia condivisione é centrato nel programma delle Tre "A": Adorare – Accogliere – Amare.
Domenica 14
Giornata in spiaggia con le bambine dell'Orfanotrofio. Una bella giornata di sole e intenso caldo.Dopo la colazione ("menú giornaliero"= insalata di pomodori , lettuga, cipolle, piú té), si parte verso la spiaggia di Xai-Xai, a circa 45 minuti dal villaggio di Chicumbane. Siamo in 20 tra piccoli e grandi. Ci porta Adelino, l'autista, nel pulmino coreano "Maki", che significa, mi hanno spiegato, "macchina". Arriviamo in spiaggia verso le 10.30. Tanti segni del passato coloniale...ex-jardini, edifici in rovina (restaurant, hotel....)... ma spiaggia grande e bella, pulita, e davanti un mare sereno e un cielo azzurro . É una giornata per loro, per i piccoli: giochi, acqua, gioia, e poi un pranzo abbondante (riso, "bolo" (torta)....). Si ritorna verso le ore 16, tutti stanchi ma felici. E all'arrivo giá chiedono: "Quando torniamo in spiaggia"?.Hum....vedremo, dico. Le Sorelle sono rimaste a casa, in attesa di prendersi anche loro, da sole, una mezza giornata i spiaggia, la prossima settimana!.
Lunedí 15
Incomincia la settimana di Esercizi spirituali al Cenacolo. Sono presenti 13 Sorelle (incluse due novizie) delle 18 che formano il Gruppo delle Serve di santa Maria del Cenacolo (altre 3 sono a Maputo, e lavorano o studiano; 1 é professoressa d'inglese a Chicumbane: 1 ha degli impegni). Due proposte di riflessione giornaliera, tempo per la lectio divina, adorazione, condivisione. Temi sulla Parola di Dio, la vita fraterna in comunitá, la formazione permanente, s. Maria, ecc.
Domenica 21
Celebro l'eucaristia nella comunitá cristiana di S. Agostino, non lontano dalla Parrocchia di S. Clara, a Chicumbane. P. Elia, parroco, mi ha chiesto di sostituirlo perché ha impegni nella sede parrocchiale. Trovo una comunitá vivace, con numerosi giovani e bambini. La celebrazione é in linua ronga, i canti bellissimi e participati. Assemblea composta, gioiosa, ordinata. Processione di entrata solenne, con una dozzina di accoliti/e, lettori, traduttrice...
Lunedí 22
Viaggio a Maputo con "chapa" (cioé, in uno dei tanti pulmini o mini-bus privati che fanno il percorso fino a Maputo. I mezzi pubblici sono quasi totalmente assenti, qui). Maputo é una cittá di traffico caotico, piena di baraccopoli, di mercatini (tutti hanno qualcosa da vendere e tutti hanno qualcosa da comperare, per la giornata: da una banana a un taglia unghe, da una pentola a una saponetta... Ritorno martedì 23, dopo aver cercato una "chapa" che viaggi verso Xai-Xai e questa aver girato per diversi quartieri cercando viaggiatori...durante due ore!. E´ un mini-bus che si dirige verso una provincia del nord del Mozambico. Lungo il viaggio, di 3 ore e mezzo, sono naturalmente l'unico "mulungo" (bianco) nel bus. La gente parla, discute, ride, scambiano battute tra l'autista, il controllore e i passaggeri, parlando in changana. Non capisco quasi nulla, ma sì il "tono" o argomento, che spesso si riferisce alla vita del focolare, ai ruoli degli uomini e delle donne. E queste "criticano" (credo che a ragione) la "beatitudine" dei maschi, che lasciano alle donne tutti i lavori forti della casa. Allora ridono i maschi delle "trovate" delle donne che discutono con passione, e anche le donne, che prendono in giro i loro partners. Alla fine...arrivano a parlare persino de Gesu Cristo, sull'origine dell'uomo, sui costumi delle donne makua, ecc. E interrogano direttamente l'Infundisi )sacerdote presente: Gesú ha viaggiato fuori della sua terra? Ha visitato altri continenti? Qual era la terra di Gesú? Ora dove si incontra? Ha un corpo come il nostro?, e altre domande. Alla fine arrivo a destinazione, augurando loro che "fiquem com Deus e boa viagem". Una maniera di benedire le loro vite...
Mercoledì 24
Nel pomeriggio incontro prolungato con sr Alda e con sr Clara, per parlare sulla vita del Cenacolo, progetti, opere, difficoltà economiche, priorità di interventi (scuola, creche, orfanotrofio, adozioni, progetto Matola-Rio, mezzo di trasporto, riparazione trattore, land-rover, mulino.....
Giovedí 25
Festa nazionale delle Forze Armate del Mozambico. E´ l'occasione per una giornata di svago (in spiaggia) per le Sorelle. Giornata di fraternitá e convivenza. Partecipano 12 Sorelle celebrano il compleanno di due di loro. Cerimonia del "Bolo", cioé del taglio della torta, con canti festosi, danze e auguri. Verso la conclusione della giornata, le Sorelle si radunano in torno a sr Alda. Capisco che stanno trattando qualche tema interno, nella loro lingua. Poi sr Alda mi dice che ha consultato il da farsi su un piccolo progetto di ospitalità.
Venerdí 26
Nuovo incontro con la Fraternità dell'OSSM.
Sabato 27
Oggi sono previsti due incontri con le Sorelle di voti temporali e le due Novizie (temi: il discernimento; la ascese o disciplina religiosa), e una celebrazione eucaristica con una sesantina di laici che si incontrano con sr Alda per una giornata di ritiro. La celebrazione ha lugo all'ombra dei "cajueiros" (castanha de cajù) e "mangueiras" (mango).
Domenica 28
Alle ore 05.30 dovevamo essere pronti per viaggiare verso Chibuto, aldeia di Chimite, dove é nata sr Ana Bela, giovane professa di voti temporanei delle Serve di santa Maria del Cenacolo, per la cerimonia di presentazione, come suora, alla propria comunitá cristiana di origine (comunitá di s. Paolo di Mahagane) e alla propria famiglia. . Dopo quasi tre ore di viaggio. Alle ore 9 incomincia la celebrazione eucaristia in changana. Una sala strapiena di membri della comunità ci aspetta, con saluti e canti di benvenuto. La gente ringrazia Dio perchè tra di loro una giovane é diventata suora, e questo ringraziamento e gioia si manifestará nuovamente dopo la comunione, quando i diversi responsabili laici della comunità pronunziano diversi discorsi, oltre alla sorella festeggiata, e nuovamente si intonano melodie di danza e canti gioiosi al suono di tamburi. Dopo si va verso la casa della famiglia e qui si aspetta la preparazione del pranzo. Prima di iniziarlo, ci vuole una benedizione speciale per la mamma di sr Ana Bela, in segno di ringraziamento per il dono della figlia. Ci troviamo una sessantina di persone per il pranzo (le feste, di qualsiasi tipo sono occassioni sociali di condivisione, di festa, di solidarietà, e...ci vengono tutti quelli che...ci riescono, invitati e non. E festa significa "encher barriga" e danzar. Prima del pranzo, rigorosa lavanda delle mani, e poi si procede a pranzare, per gruppi: prima il sacerdote con le sorelle, i padrini di sr Ana Bela, e i responsabili della comunitá. Dopo si serve il cibo agli uomini, seduti in sedie; poi si serve alle donne, sedute nelle stuole; e dopo i giovani e i piccoli. E naturalmente non puó mancare la cerimonia del "Bolo", con tanto di canti speciali, gesti simbolici (la sorella festeggiata, che assieme ai padrini taglia alcuni pezzeti di torta, che poi imbocca a sr Alda, alla mamma, ai padrini e...al sacerdote!). Si ritorna al Cenacolo stanche ma felici della giornata di fraternità famigliare.
Lunedí 29
É il giorno di ritorno a Matola, per dispormi al viaggio verso Italia. Dopo alcune fermate lungo il viaggio, si arriva nel pomeriggio al convento dei frati, a Tchumen (Matola).
Martedí 30
Visita alla famiglia Machava. A anni conosco e cerco di sostenere da lontano una famiglia composta dalla anziana madre e da quattro figli quasi ciechi, che vivono in stato permanente di miseria. E oltre ai problemi di visione ci sono pure altri a livello mentale. Co loro cercai di attivare, in passato, almeno quattro progetti diversi per sostenerli nella assistenza alimentare. Ma non ci fu modo di dare continuitá. Ora ho fatto conoscere questa famigla alle Sorelle del Cenacolo, che sono in zona e frequentano la comunitá cristiana "dos Santos Anjos", a Matola-Rio. Si tratta soprattutto di aiutarli a registrare legalmente il piccolo appezzamento di terreno dove ora hanno le loro poverissime dimore, prima che li tolgano la terra (tanto ricercata perchè in una zona di forte espansione abitativa e industriale). E poi, con l'assistenza della comunitá cristiana, sostenerli nelle necessitá vitali per mezzo di qualche piccolo progetto orientato all'autosostentamento (p.e. allevamento di galline e vendita di uova, ecc.).
I bambini, quando vedono il "Padre" nella "mova" (macchina) vengono subito ed li faccio salire sul Land-Cruiser, con musica popolare a tutto volume e loro a cantare e danzare felici. E poi c'è una piccola merenda per loro, e quando si arriva al congedo, debbono poter fare un "mini-viaggio" di alcune centinaria di mtri...prima di scendere e tornare alle loro "palhotas", abitazioni locali fatte di canna di bambù.
1 – 2 Ottobre
Dedico questi giorni a realizzare diverse visite, sia nei quartieri periferici (baraccopoli rurali) sia nella Missione ("meninas da rua" un tempo, ora giovani mamme con 18 anni e anche di meno...., studenti, membri dell'OSSM, collaboratori parrocchiali di un tempo...).
Oggi, 2, incontro con os sete Novizi OSM per una condivisione-testimonianza di vita consacrata.
Domani, 3, partenza per l'Italia.
In Domina, grazie per quanto vissuto e ricevuto.
fr honorio m. Martin sanchez, osm
Tchumene, Matola, 2 ottobre 2014.